Euganei colles septem fere passuum millibus Patavio distantes. Fama est Euganeorum urbem ad horum radices fuisse, et ibidem Geryonis Templum a Graecis conditum. Horum altissimum Venda dicitur, in quo monachorum Olivetanorum Coenobium non contemnendum. Nobilissimi autem Titulum et Arquadum, quod in eo T. Livius, in hoc F. Petracha aedes et praedia ad rusticandum habuerint. Inter utrumque Taurilia est, situ, cultuque, praeter caeteros insignis. Ibi Fratrum S. Mariae de Monte Orthone perpulchrum Hospitium, vulgo Mirabello; S. Benedicti parvum Coenobium, vulgo Castelletto, et princeps Eremitarum Camaldulensum eremus vulgo Rua.

Colli Euganei, i monti di Padova. Distano da Padova circa sette miglia. Si narra che la città degli Euganei fosse situata alle loro pendici, e che lì fosse stato fondato dai Greci il tempio di Gerione. Di questi il più alto è detto Venda, sul quale si trova un cenobio di monaci Olivetani non disprezzabile. I più illustri però sono Teolo e Arquà, perché vi ebbero casa e terreni nel primo Tito Livio, nell’altro Francesco Petrarca per i loro ozi in campagna. Tra i due si trova Torreglia, splendida per posizione e rigoglio. Lì c’è un bellissimo ostello [?] dei frati di Santa Maria di Monte Ortone, noto come Mirabello; un piccolo cenobio dei monaci di San Benedetto, detto Castelletto, e l’eremo principale degli eremiti Camaldolesi, chiamato Rua.

da Euganei Colles, 1746